Mondi Paralleli Associazione di Volontariato

IL BULLISMO, UNA MINACCIA NELLE SCUOLE

di Marisa Melis

QUOTIDIANO SARDEGNA DEL 26.3.2012

La stampa riportava in questi giorni un fatto di cronaca abbastanza brutto, un ennesimo caso di bullismo.

Tante volte abbiamo letto di studenti disabili derisi e filmati con i telefonini e poi, messi su youtube dai loro carnefici. La notizia che ho letto, riguardava i bulli che invece estorcevano denaro al loro professore disabile, con la minaccia d’incendiarle la vettura, mezzo con i comandi automatici, per lui indispensabile per recarsi al lavoro.

Riuscire -quattro minorenni- a terrorizzare una persona che non è un ragazzino, ma un docente, mi pensare parecchio. Perché questa persona non si è rivolta alle forze dell’ordine per tutelarsi?

Penso anche ai ragazzini disabili che possono essere oggetto di bullismo in certe scuole, e non ditemi di no. Se riuscivano a terrorizzare un insegnante, potete immaginare cosa sono capaci di fare a un loro compagno disabile. Gli insegnanti di sostegno non coprono tutte le ore e l’ora di ricreazione potrebbe essere l’ora più pericolosa, perciò è indispensabile che questi ragazzi siano sempre vigilati.

Non tutti gli studenti sono sensibili con i disabili, certi sono propri cattivi e alcuni, non sono poi in grado di riferire ai genitori cosa succede. Penso a questi ragazzi più vulnerabili.

E’ indispensabile che gli studenti disabili viaggino sempre nei pullmini a loro riservati per andare e tornare dalla scuola. Questi pullmini hanno sempre un assistente a bordo e sono super controllati.

Ricordo sempre che questo servizio è obbligatorio per gli alunni sino alla scuola media inferiore da parte del Comune di residenza di questi ultimi, e lo stesso servizio deve dare la Provincia per gli alunni delle scuole superiore, sempre su “ richiesta della famiglia”.

Ho sentito delle storie di bullismo assurde (logicamente in pullman non dedicati a loro) e, sto parlando di casa nostra, ho saputo di esposti presentati ai carabinieri che, hanno chiamato i genitori dei bulli minorenni in caserma. Da l’anno scorso a quest’anno non è cambiato niente per questo ragazzo. Continuano a perseguitarlo. Come genitore non avrei sopportato tanto, avrei attivato il servizio trasporto per disabili.

Se i ragazzi disabili improvvisamente cambiano e perdono la loro normale allegria, domandiamoci cosa può esserci dietro, quale disagio vogliono trasmetterci con il loro atteggiamento e, non parlo solo di bullismo nei mezzi di linea. C’è dell’altro!